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IENE: Il paese contro l’adolescente abusata dal branco

Da psicoterapeuta che da 20 anni accompagna persone nella rielaborazione di traumi complessi e da madre di due adolescenti, cerco sempre le parole migliori in accompagnamento o a spiegazione di dinamiche profonde e complesse che legittimamente elicitano forti emozioni, sdegno, ansia, rabbia e profonda compassione in tutti noi.

Violenza sessuale di gruppo ripetuta su un’adolescente.

Ci sono temi così profondamente dolorosi che diventa difficile narrarli. Soprattutto quando parliamo di età evolutiva, adolescenti e dinamiche di gruppo.

La fascinazione del branco nelle vittime di abusi di gruppo è un fenomeno psicologico profondo e complesso, che si radica nel bisogno umano di appartenenza, nella paura dell’esclusione e nei meccanismi di dissociazione legati al trauma. Una combo di elementi che può progressivamente aggravare percorsi manipolatori e di abusi perpetuati per anni.

Le vittime, o meglio i Sopravvissuti, spesso adolescenti o giovani adulti, possono sviluppare un attaccamento paradossale nei confronti del gruppo abusante, una sorta di legame traumatico in cui il desiderio di essere riconosciuti e accettati si mescola alla violenza subita. Si dissocia l’orrore dell’abuso per sopravvivere, in un legame complesso e distorto di sottile e profonda manipolazione dove “l’amore” o ciò che si ritiene tale viene usato come leva per sottomettere ed elicitare comportamenti anche estremi.

La dissociazione, come descritto da Van der Hart, Nijenhuis e Steele (2006), è un meccanismo difensivo che permette alla vittima di “separarsi” emotivamente dall’esperienza traumatica. In molti casi, la fascinazione per il branco si sviluppa su uno sfondo dissociativo, dove la coscienza ordinaria della vittima non riesce a integrare l’orrore dell’abuso con la necessità di appartenere.

Qui di seguito il link del servizio delle Iene e il mio piccolo contributo.

Giada Maslovaric

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Il Linguaggio del Trauma

Ho avuto l’onore e il piacere di partecipare come relatrice a questo Convegno davvero ben “orchestrato” con diverse sinfonie e strumenti utili per il linguaggio del trauma.

Grazie ai colleghi Magdalena Pramstrellar e Martin Fronthaler per la splendida organizzazione, oltre ai contenuti e ai relatori avete donato a tutti noi una giornata immersa nella bellezza e nella calma di un’Abbazia dove parlare nella sala dedicata a Sant’Agostino è stato davvero ispirante e nutriente.

Abbiamo bisogno di bellezza, arte e pace.

Il lavoro quotidiano sul trauma può essere logorante e far perdere punti di equilibro e prospettive di auto cura.

Nella mia relazione ho parlato approfonditamente di Yoga Trauma Informed come possibilità bottom up nel setting clinico e di EMDR nella cura individuale e gruppale del trauma.

Pedagogia del trauma, approccio bioenergetico, ippoterapia, neurobiologia del trauma alcuno degli altri argomenti sapientemente trattati da colleghi davvero eccellenti.

L’integrazione dei vari approcci, l’apertura al dialogo coi servizi, la cooperazione è la strada per accompagnare le persone anche con sofferenze estremamente gravi e complesse, verso un ritrovato benessere.

Integrazione è libertà.

A favore dei pazienti, dei curanti, dell’evoluzione stessa della nostra specie.

Tra corpo, emozione, mente e spiritualità.

Tra persone con diversi linguaggi sul trauma che sanno integrarsi e fluire insieme.

Giada Maslovaric

Paderno Dugnano: Giada Maslovaric premiata con la Calderina d’oro

Grata. Commossa e grata. Vi aspetto domani 11 dicembre alle 18.30 al Metropolis di Paderno Dugnano per la consegna della Calderina d’Oro.

🙏🏼Grazie alla Dott.ssa Anna Rita Verardo, trainer EMDR, e tutte le splendide colleghe intervenute.

🙏🏼Grazie alla rete EMDR0-18

🙏🏼Grazie al Comune Paderno Dugnano e Anna Varisco Sindaca per questo inaspettato riconoscimento.

Ho fatto il mio lavoro, con dedizione e passione. Dalla strage di Erba nel 2006 in avanti ho camminato attraverso diverse macerie umane e fisiche (infanticidi, innumerevoli suicidi, i terremoti dell’Aquila, Emilia e Amatrice/Norcia). Mai avrei pensato di dover intervenire nella mia città, a seguito di un evento così drammaticamente dirompente.

Un piccolo contributo, un tassello per rialzarsi e ripartire. Un passo alla volta. Insieme. Grazie 🙏🏼

Giada Maslovaric

“(…) La dottoressa Maslovaric, ancora prima del ritorno in aula degli studenti, aveva iniziato un intervento di sostegno agli adolescenti e ai genitori più vicini a Riccardo e Lorenzo. Un intervento mirato, che ha toccato poi tutto il mondo della scuola padernese: insegnanti, dirigenti scolastici, personale Ata. E che poi si è allargato a macchia d’olio a tutta la comunità cittadina, coinvolgendo anche gli studenti delle altre classi e gli adulti di Paderno Dugnano.

“Sono onorata come genitrice, cittadina del comune di Paderno Dugnano e professionista di aver dato il mio contributo per aiutare a elaborare un trauma collettivo cosi doloroso e complesso. Abbiamo ancora molti passi da fare in questo cammino”, aveva commentato Maslovaric. (…)

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Creatività e psicoterapia EMDR

Da moltissimi anni accompagno psicoterapeuti in supervisione per aiutarli a integrare l’EMDR nella pratica clinica.

Molto frequentemente incontro l’urgenza di completare il protocollo, la delusione e il senso di inefficacia quando il disturbo non scende a zero su un ricordo traumatico all’interno di una o due sessioni.

Come ogni terapia anche l’EMDR non è una performance ma un atto creativo co-costruito insieme alla persona che accompagniamo.

La creatività ha le sue fondamenta nell’intuizione, nella flessibilità e favorisce un piacere intrinseco anche nel curante quando caratterizza il setting clinico.

La saggezza del protocollo EMDR è infinita, così come le sue potenzialità e come sono unici e diversi tutti gli incontri tra due persone in psicoterapia.

Ogni fase del protocollo EMDR, ogni parola scelta nell’accompagnare alcune domande, la sequenza stessa proposta da Francine Shapiro per la seduta è ricca di moltissimi saperi.

Possiamo essere puliti, precisi e rispettosi dell’autoguarigione senza scivolare in gabbie di rigidità e performance.

Come ogni psicoterapia concediamoci le scivolate del curante, osserviamole e prendiamocene cura in supervisione o in terapia personale. Nulla è più utile al nostro processo di apprendimento che sbagliare e riparare. Accogliamo i blocchi elaborativi nelle sedute con curiosità, senza l’ansia o la fretta (cattivissima consigliera la fretta nella vita così come in terapia) di andare oltre per chiudere protocolli. Se attribuiamo il blocco al fallimento del terapeuta, proviamo a cambiare prospettiva.

Nei blocchi, negli ostacoli, nelle frizioni relazionali in terapia troveremo il materiale clinico più interessante. Osserviamolo con curiosità per accompagnarci al meglio nella nostra magnifica professione.

Buona creatività a tutti cari colleghi 💐

Giada Maslovaric

Eventi

Applicazione dell’EMDR in contesti emergenziali: declinazioni e protocolli d’intervento

1 giorno Pomeriggio 14.30-19

  • Concetti base di psicologia dell’emergenza: anamnesi di comunità, ricognizione, outreaching e referring. L’integrazione dell’EMDR in accompagnamento ad ogni fase
  • Le fasi di risoluzione del trauma individuale e collettive
  • Critical Incident Stress Orientation: psicoeducazione e preparazione all’EMDR
  • Intervenire con le persone in stato di shock: il protocollo di Quinn
  • Tecniche di stabilizzazione integrabili con EMDR
  • Esercitazione tecniche di stabilizzazione con EMDR

2 giorno Mattina 9-13.30

  • Comunicazione delle Bad News con Stimolazione Bilaterale: le morti IPEV
  • Restituzione effetti personali: come accompagnare le famiglie. EMDR prima, durante e dopo.
  • Il protocollo Eventi Recenti di Elan Shapiro: video e spiegazione
  • Esercitazione Protocollo Eventi Recenti
  • Il Trauma Vicario e l’EMDR: il supporto agli operatori sanitari, forze di polizia, soccorritori
  • Programmi di Peer Support ed EMDR: integrazioni possibili

Declinazioni e opportunità nell’utilizzo dell’EMDR in fase acuta – II Edizione

Dott.ssa Giada Maslovaric
Psicoterapeuta Supervisore e Facilitator EMDR

L’EMDR può avere un ruolo determinante nell’accompagnare le persone nel primo mese dopo un evento traumatico. Dalla diagnosi di tumore al suicidio di un famigliare, dal terremoto in Centro Italia all’incidente stradale, dall’aggressione sessuale al furto in casa, sono molte le circostanze dove un evento traumatico può coinvolgere e sconvolgere l’equilibrio psicofisico di una persona.
Accompagnare e sciogliere i nodi traumatici nel primo mese può essere un ottimo lavoro di prevenzione o di cura in caso di disagio conclamato e invalidante.
A livello diagnostico parliamo di disturbo da stress acuto quando incontriamo reazioni da stress acuto che si sviluppano entro 1 mese dall’esposizione a un evento traumatico.
Queste reazioni allo stress comprendono ricordi intrusivi del trauma, evitamento di stimoli che ricordano al paziente il trauma, un umore negativo, sintomi dissociativi (tra cui derealizzazione e amnesia), evitamento di ricordi e aumento dell’eccitabilità.
Il disturbo da stress acuto descrive una popolazione di persone con un disagio significativo a seguito di un’esperienza traumatica che va oltre a quella compatibile con un disturbo da adattamento. In questo corso verranno presentati strumenti per la stabilizzazione del paziente in fase di shock e le declinazioni dell’EMDR utili nel primo mese successivo all’evento traumatico.

 

Mattina
9.30-13.00
• Psicotraumatologia: cosa succede nel primo mese dopo un evento traumatico
• Fasi di risoluzione del trauma individuale e di comunità
• Critical Incident Stress Orientation: la psicoeducazione come ponte verso la resilienza e la psicoterapia EMDR
• Stabilizzazione della persona in stato di shock: possibilità e protocolli

Pomeriggio
14.00-18.00
• Comunicazione delle bad news: il ruolo della SBL
• Dal posto al sicuro alla sensazione al sicuro: declinazioni in fase peritraumatica
• Il Protocollo Eventi Recenti di Elan Shapiro: utilizzo dell’EMDR nel primo mese successivo a un evento traumatico

 

Costo: 140 euro
Per gruppi sopra i 3 partecipanti, la quota di ciascuno sarà di 120 euro.

 

→ Iscrizioni a numero chiuso.

→ Per accedere a questo corso è necessario aver conseguito EMDR liv.1 per adulti con un Trainer certificato EMDR Europe.

→ Il corso rilascia 3,5 CPD

Coppia, famiglia e gruppi: applicazioni possibili dell’EMDR – III Edizione

 

III Edizione

Dott.ssa Giada Maslovaric Supervisore e Facilitator EMDR

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è un approccio psicoterapeutico focalizzato sulla risoluzione di esperienze traumatiche attraverso i movimenti oculari – o altre stimolazioni bilaterali – che possono invalidare o compromettere gravemente la salute mentale delle persone. La comunità scientifica internazionale (Organizzazione Mondiale della Sanità, NICE, APA, ecc.) ha inserito nelle metodologie evidence based l’EMDR nella cura del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). L’applicazione dell’EMDR in setting gruppali è relativamente recente ma sempre più utilizzata e diffusa per le sue importanti potenzialità. Nel 2000 due psicoterapeuti messicani, Jarero e Artigas, hanno applicato l’EMDR di gruppo con dei bambini per la prima volta a seguito di una terribile alluvione che colpì la costa messicana. In questi ultimi 20 anni gli ambiti applicativi si sono moltiplicati e il protocollo è andato affinandosi adattandosi flessibilmente ai diversi contesti.
Possiamo dividere quattro macro categorie di contesti applicativi che approfondiremo in questo corso:- Coppie e famiglie. EMDR nell’accompagnamento di coppie adottive o nell’iter della PMA, fratrie o coppie in lutto, famiglie che hanno vissuto eventi critici, terapia di coppia, ecc.- Installazione di risorse. EMDR con gruppi di lavoratori in aziende, potenziamento di risorse nelle scuole, lavoro sulle peak performance con squadre sportive, ecc- Gruppi di persone che hanno vissuto lo stesso evento critico. EMDR in caso di catastrofi naturali (terremoti, alluvioni, inondazioni, ecc.) o provocate dall’uomo (attentati terroristici, maxi-incidenti, guerre, ecc.). Grande attenzione verrà dedicata ad eventi traumatici che hanno un impatto su piccole o medie comunità (suicidio di un ragazzo, omicidi, evento critico in un reparto ospedaliero, rapina in una banca, ecc.);- Gruppi di persone omogenee per patologie o come caregivers. EMDR con gruppi di genitori di figli diversamente abili, familiari di persone malate di Alzheimer, genitori adottivi, gruppi omogenei di soccorritori (polizia, 118, vigili del fuoco, ecc.), detenuti, persone con dipendenze patologiche, ecc.

 

Obiettivi

Imparare e padroneggiare l’utilizzo del protocollo EMDR di gruppo (IGTP)
Essere in grado di programmare un percorso terapeutico di gruppo con EMDR
Apprendere le declinazioni del protocollo nei setting di coppia e famigliari
Apprendere come installare le risorse in gruppo

 

Orario

9.30-13.00

• Nascita e sviluppi dell’IGTP
• Fase 1 di anamnesi e fase 2 preparazione nella coppia, famiglie e gruppi
• Il posto al Sicuro nella coppia e nei gruppi: declinazioni e possibilità
• Fase di Assesment: esempi
• Fase 4: desensibilizzazione attraverso i 4 quadranti
• Fase 5: installazione
• Fase 6: scansione corporea nella coppia, famiglia e gruppi
• Fase 7: chiudere in sicurezza e psicoeducazione e Fase 8: la riapertura nei percorsi gruppali
• Esercitazione

14.30-18
• Installazione di Risorse: dagli sportivi alle risorse scolastiche. Possibilità di interventi
• EMDR di gruppo per caregivers
• EMDR di gruppo in Emergenza
• EMDR di gruppo con popolazioni specifiche (detenuti, dipendenze patologiche, ecc.)

 

Modalità didattica

La lezione frontale sarà alternata da domande ed esempi di casi clinici.

 

Costo: 140 euro
Per gruppi sopra i 3 partecipanti, la quota di ciascuno sarà di 120 euro.

 

→ Iscrizioni a numero chiuso.

→ Per accedere a questo corso è necessario aver conseguito EMDR liv.1 per adulti con un Trainer certificato EMDR Europe.

→ Il corso rilascia 7 CPD