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Il Linguaggio del Trauma

Ho avuto l’onore e il piacere di partecipare come relatrice a questo Convegno davvero ben “orchestrato” con diverse sinfonie e strumenti utili per il linguaggio del trauma.

Grazie ai colleghi Magdalena Pramstrellar e Martin Fronthaler per la splendida organizzazione, oltre ai contenuti e ai relatori avete donato a tutti noi una giornata immersa nella bellezza e nella calma di un’Abbazia dove parlare nella sala dedicata a Sant’Agostino è stato davvero ispirante e nutriente.

Abbiamo bisogno di bellezza, arte e pace.

Il lavoro quotidiano sul trauma può essere logorante e far perdere punti di equilibro e prospettive di auto cura.

Nella mia relazione ho parlato approfonditamente di Yoga Trauma Informed come possibilità bottom up nel setting clinico e di EMDR nella cura individuale e gruppale del trauma.

Pedagogia del trauma, approccio bioenergetico, ippoterapia, neurobiologia del trauma alcuno degli altri argomenti sapientemente trattati da colleghi davvero eccellenti.

L’integrazione dei vari approcci, l’apertura al dialogo coi servizi, la cooperazione è la strada per accompagnare le persone anche con sofferenze estremamente gravi e complesse, verso un ritrovato benessere.

Integrazione è libertà.

A favore dei pazienti, dei curanti, dell’evoluzione stessa della nostra specie.

Tra corpo, emozione, mente e spiritualità.

Tra persone con diversi linguaggi sul trauma che sanno integrarsi e fluire insieme.

Giada Maslovaric